martedì 27 ottobre 2009

NOTTE FREDDA (tratta dalla raccolta la mia strada aveva l'orizzonte come limite)


NOTTE FREDDA


Un lampione rischiara
questo vicolo sperduto,
e come ogni sera
si legge il copione
scritto per chi
alle bugie ha creduto.

Sei nata solo ieri
– e invece di giocare –
fai la donna per mestiere.

Notte fredda – notte oscura –
sei sola tu e la paura.
Ti fai coraggio
stringendo le braccia
ma nessuno vuol capire
perché stai lì come chi
non si può salvare.
Non si vuol salvare.

Nascondi gli occhi umidi
per questa vita che ti ha deluso
e bagni la strada
con lacrime di paura
mentre con una vocina
preghi e dici:
“Salvami madre mia”.

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