giovedì 9 settembre 2010

MATTINO - diario -


MATTINO

Le prime luci dell’alba
mi guidano per il cammino
che il mondo mi ha ordinato di seguire,
senza chiedermi cosa mi piacesse:
cosa io volessi della mia vita.
Tutto scontato; tutto deciso!
Tutto irrimediabilmente programmato
e finalizzato in funzione di un benessere economico
che pochi di noi raggiungeranno,
mentre costerà – invece - la dannazione eterna
per tutti quelli che avranno sprecato
la propria vita inutilmente.
Ore, giorni e mesi
a perseguire un progetto
che non riguarda né l’amore né la vita,
ma solo l’effimero denaro che tutto compra:
anche il tempo.
Che tutto brucia, anche l’amore,
nella folle corsa fra due eternità,
dove siamo fantino e cavallo…
acqua e fuoco!

Vivo nella speranza che un giorno
possa permettermi di donare
qualche minuto del breve tempo
che ho a disposizione al mio desiderio d’amare,
e mi cullo nell’illusione che presto qualcuno o qualcosa
mi dia la possibilità di vivere come credo,
senza più dover ritagliare un misero spazio
della triste e vuota giornata
- piena di tanta falsità e inutilità -
ad un sentimento più vero
di quello che non sia la ricerca della sopravvivenza,
in un mondo in cui anche le sensazioni
sono diritto esclusivo di una casta privilegiata.

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